La città sociale
La grande eredità di Gaetano Marzotto è la Città Sociale. Potrebbe essere definita come l’invenzione italiana del welfare aziendale.
Gaetano Marzotto ha costruito una città a dimensione d’uomo, dove la fabbrica è un elemento che si integra con la vita, la società e la cultura. Un vero modello, realizzato negli anni ‘30 e ‘40 del Novecento. Un sistema assistenziale e ricreativo completo in grado di supplire alle carenze sociali e politiche del periodo. Sorsero così, su progetto dell’architetto Francesco Bonfanti, sulla riva sinistra del fiume Agno, a Valdagno, abitazioni e villette, asili e case di maternità, orfanotrofi, scuole materne
e case di riposo. Ma anche impianti sportivi e palestre, una piscina olimpica e un teatro da 2000 posti. Non mancavano istituti tecnici e scuole di musica e un dopolavoro ricreativo e sportivo. Ma non solo. Marzotto provvide ai soggiorni climatici, estivi ed invernali, per i propri dipendenti e le loro famiglie.
E a tutta una serie di attività culturali e sportive che animassero e rendessero piacevole la vita della popolazione.
Ancora oggi la Città Sociale, che si può ammirare quasi intatta, è un esempio, insuperato ed unico, di costruzione urbana e sociale.